MANUEL BORTUZZO ASSENTE INGIUSTIFICATO AL XXIII PREMIO INTERNAZIONALE FAIR PLAY – MENARINI. Le precisazioni del Presidente Angelo Morelli

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AREZZO – Come si è potuto notare lo scorso giovedì 4 luglio nel corso della cerimonia di premiazione, la XXIII edizione del prestigioso Premio Internazionale Fair Play – Menarini ha registrato le assenze di due premiati la cui partecipazione (sulla base della loro precedente accettazione) era tuttavia stata annunciata durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento tenutasi lo scorso 17 giugno nel Salone d’Onore del CONI alla presenza del presidente Giovanni Malagò.

Kakha Kaladze, sindaco di Tbilisi, non ha potuto partecipare in quanto la grave situazione politica e di ordine pubblico in atto in Georgia non gli ha permesso di lasciare il paese. Avvertendoci preventivamente della sua assenza (da noi tempestivamente divulgata anche a mezzo stampa), si è detto molto rammaricato per non aver potuto ritirare il Premio Fair Play. Sperando nello stabilizzarsi dell’attuale crisi georgiana, Kaladze sarà sicuramente presente nella prossima edizione.

Diverso, invece, il discorso per Manuel Bortuzzo che non ha in alcun modo giustificato la propria assenza e dal quale ancora stiamo aspettando una risposta. Dopo aver ricevuto la conferma della sua partecipazione, dopo aver definito con il padre di Manuel la sistemazione alberghiera del ragazzo e del fisiatra al suo seguito, dopo aver inviato messaggi su messaggi, regolarmente letti, ed aver fatto intervenire alcuni amici e conoscenti, ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione circa la sua assenza. Silenzio assoluto. A tal proposito, ci teniamo a specificare che quella di Manuel Bortuzzo è stata la prima assenza ingiustificata in 23 edizioni del Premio Fair Play-Menarini.

Fin dal 2003 il premio ha inserito, nel suo contesto, una categoria specifica per lo sport disabile intitolata “Lo sport oltre lo sport” che ha visto il passaggio di grandi personaggi. In tal senso sono state raccontate importanti storie di vita e sono stati lanciati messaggi significativi di integrazione e positività che hanno portato ad una più profonda riflessione il pubblico, gli addetti ai lavori e gli altri campioni premiati. La nostra attenzione verso questa categoria è sempre stata molto alta e tra i nostri testimonial possiamo anche contare due personaggi simbolo dello sport paralimpico.

La completa mancanza di risposte da parte della famiglia di Manuel Bortuzzo ci ha pertanto lasciati perplessi e senza parole. A tal proposito l’Associazione Premio Internazionale Fair Play intende tutelare il proprio nome ed il proprio ruolo dichiarando, senza mezzi termini, che il valore del RISPETTO debba valere per tutti allo stesso modo, senza distinzione alcuna, ed in tutte le situazioni, belle o drammatiche della vita.

In questa occasione, tale valore non è stato rispettato dalla famiglia di Manuel Bortuzzo e riteniamo un simile comportamento molto grave e fuori da ogni logica umana. Sarebbe stato sufficiente un qualche tipo di risposta o un accenno di giustificazione, ma il silenzio contro cui ci siamo scontrati non è assolutamente accettabile.

Ci spiace per tutti noi, ma soprattutto ci spiace per Manuel perché, nei giorni in cui la nostra organizzazione, ancora in attesa di notizie, stava a più riprese tentando di mettersi in contatto con la famiglia dell’atleta, sarebbe stato sufficiente sfogliare i profili Facebook del padre di Manuel per comprendere che l’assenza del ragazzo non fosse dovuta a una qualche situazione di drammatica emergenza.